CORSI

Prima settimana

28 agosto ore 9.30 - 1 settembre ore 18.30

Opzione A:

Scelta degli indicatori e costruzione degli indici

Alberto Marradi, Emerito – Università degli studi di Firenze
Marco Di Gregorio, ricercatore – Università degli studi di Salerno

Programma del corso

1. Cosa indicano gli indicatori?
2. La natura degli indicatori nelle scienze sociali
3. Aspetti indicanti e aspetti estranei: la doppia pluralità delle relazioni fra concetti e indicatori
4. La validità non si misura
5. Indici sommatori e indici tipologici


Letture consigliate

A. Marradi, Metodologia delle scienze sociali, il Mulino, Bologna, 2007;

Opzione B:

Le vie della ricerca. Come impostare una ricerca: quale approccio, quale raccolta delle informazioni, quali esperienze esemplari

Paolo Montesperelli, professore ordinario – Sapienza, Università di Roma
Fiorenzo Parziale, ricercatore RTDB – Sapienza, Università di Roma

Programma del corso

Partiremo da alcune ricerche esemplari, sia "standard", sia "non-standard"; le analizzeremo soprattutto dal punto di vista metodologico, con due obiettivi principali:

  1. Individuare come collegare coerentemente gli obiettivi, il metodo, le tecniche, i risultati.
  2. Illustrare le tecniche adottate, le loro potenzialità e i loro limiti, in modo da ricavare orientamenti e suggerimenti tuttora utili a chiunque voglia realizzare una propria ricerca o analizzi ricerche altrui.

Come sempre nella nostra Scuola, le esercitazioni pratiche in piccoli gruppi, e le successive correzioni, serviranno a fissare bene nella mente gli errori da evitare e le buone pratiche da riprodurre.

 

Indice sintetico degli argomenti

Prenderemo spunto, in chiave interdisciplinare, da alcune ricerche empiriche di Adorno, De Martino, Cavalli, Bourdieu, Inglehart. Attraverso queste ricerche articoleremo il nostro corso secondo i seguenti temi generali:

  1. Introduzione - i diversi approcci nella ricerca sociale: l'approccio standard (esperimento e metodo dell'associazione) e l'approccio non-standard; presupposti, potenzialità, limiti;
  2. Alcune tecniche standard: mappe delle proprietà, Likert, indicatori, indici, domande indirette, test proiettivi, vignette tematiche; cenni ad alcune tecniche di elaborazione;
  3. Interdipendenze e causalità;
  4. La selezione degli intervistandi;
  5. Alcune tecniche non-standard: l'etnografia; le interviste: loro trascrizione, tipologie, ideal-tipi;
  6. La generalizzabilità dei risultati nelle ricerche non-standard;
Esempi di integrazione fra "standard" e non-standard".


Letture consigliate

  • A. Marradi, Due famiglie e un insieme, in C. Cipolla e A. De Lillo, Il sociologo e le sirene. La sfida dei metodi qualitativi, FrancoAngeli, Milano, 1996, pp. 167-178.
  • P. Montesperelli, Comunicare e interpretare. Introduzione all'ermeneutica per la ricerca sociale, Egea, Milano, 2014.
  • Th. Adorno (cur.), La personalità autoritaria, Comunità, Milano, 1973 (o successivi editori e edizioni);
  • E. De Martino, Sud e Magia, Feltrinelli, Milano, 1959 (o successive edizioni);
  • A. Cavalli (cur.), Il tempo dei giovani, Il Mulino, Bologna, 1985;
  • A. Marradi, Metodologia delle scienze sociali, il Mulino, Bologna, 2007;
  • R. Inglehart, La rivoluzione silenziosa, Rizzoli, Milano, 1983.
  • P. Bourdieu, La distinzione. Critica sociale del gusto, il Mulino, Bologna, 2001.
Opzione C:

Metodi creativi per la ricerca sociale

Micol Pizzolati, professoressa associata – Università degli studi di Bergamo

Affermatisi recentemente in ambito internazionale a partire dalle tradizioni di ricerca femminista, postcoloniale e partecipativa, i metodi creativi ridefiniscono i confini – tra le fasi della ricerca tradizionalmente intese e nella relazionalità tra partecipanti e ricercatore – e ampliano gli orizzonti della ricerca qualitativa ispirando modi inediti di fare ricerca sociale.
L'integrazione di tecniche e approcci partecipati nati nel contesto della cooperazione allo sviluppo con tecniche ispirate a pratiche terapeutiche, porta al coinvolgimento di chi partecipa al processo di ricerca nella creazione di artefatti materiali o digitali, includendo attività quotidiane e performative e creando processi collaborativi e dialogici nella produzione del dato.
Il corso prevede la sperimentazione laboratoriale di alcune tecniche – collage, scatole dell'identità, racconto digitale, body mapping, intervista itinerante – a partire da un tema che sarà il filo conduttore delle giornate, offrendo altresì il quadro per ampliare lo sguardo e discuterne aspetti epistemologi e pratici legati alle diverse fasi del lavoro nella ricerca, dal disegno dello studio alla disseminazione dei risultati, anche a partire di vari esempi per esplorare, in particolare, le specificità del coinvolgimento dei partecipanti e dell'analisi di dati che sono al contempo visuali, verbali e incorporati.

 

Letture consigliate

  • Giorgi A., Pizzolati M. e Vacchelli E. (2021), Metodi creativi per la ricerca sociale. Contesti, pratiche, strumenti. Il Mulino.


Seconda settimana

4 settembre ore 9:30 - 8 settembre ore 18:30

Opzione A:

Fare analisi statistica in ambiente open-source con jamovi/R. Corso avanzato

Renato Grimaldi, professore ordinario – Università degli studi di Torino
Tania Parisi, professoressa associata – Università degli studi di Torino

Il modulo didattico intende affrontare alcuni elementi cruciali della metodologia della ricerca e in particolare la formulazione e il controllo empirico di ipotesi multivariate. Come tecniche di analisi dei dati verranno affrontate: l'analisi della varianza fattoriale, la regressione lineare multipla, l'analisi fattoriale esplorativa e l'analisi dei gruppi (metodi iterativi e gerarchici). Non sono richiesti particolari prerequisiti per frequentare il modulo: è previso infatti a inizio corso un breve riallineamento alla logica dell'inferenza statistica e alle principali funzioni del software utilizzato. Per sperimentare le tecniche di analisi dei dati presentate nel corso del modulo verrà usato jamovi (https://www.jamovi.org/ ), software open access e open source basato su R (https://www.r-project.org/ ). L'interfaccia grafica del programma consente l'utilizzo di un menu a tendina ma è possibile, in ogni momento, visualizzare il codice sorgente – scritto in linguaggio R – utilizzato per effettuare le analisi. JAMOVI verrà installato sui computer del laboratorio e sui portatili dei frequentanti. Il programma legge matrici dati di diversi formati (Testo, Excel, Spss, Stata e, ovviamente, R): le attività di elaborazione saranno svolte su di una matrice dati fornita dai docenti.
Ci sarà anche il tempo per elaborare dati in possesso dei singoli partecipanti, se ovviamente lo desiderano.

 

Letture consigliate

https://www.jamovi.org/
https://www.jamovi.org/user-manual.html

Opzione B:

Text Mining & Sentiment Analysis con Python

Maria Pia di Buono, Ricercatrice, Università di Napoli "L'Orientale"
Raffaele Manna, Dottorando, Università di Napoli "L'Orientale"

Il text mining e la sentiment analysis consentono di analizzare grandi quantità di informazioni in forma testuale (ad esempio, post sui social media, recensioni, commenti) e di estrarre informazioni utili sui sentimenti, sulle opinioni e sui comportamenti delle persone. I risultati di queste attività aiutano a comprendere le tendenze sociali, le dinamiche di gruppo, le percezioni e le emozioni associate a determinati eventi o prodotti, nonché a individuare i bisogni e le criticità di determinati segmenti della popolazione. Inoltre, il text mining può essere utilizzato per analizzare la lingua e la comunicazione in contesti specifici, come il dibattito politico, la pubblicità e la propaganda, il marketing e l'opinione pubblica, fornendo informazioni preziose sulle strategie di comunicazione e di persuasione.
Il corso offrirà un'introduzione al text mining e alla sentiment analysis utilizzando Python, uno dei linguaggi di programmazione più popolari per l'analisi dei dati grazie alla sua semplicità, alla vasta gamma di librerie e alla sua velocità. 
Alla fine del corso lo studente avrà acquisito le nozioni fondamentali necessarie per la progettazione e lo sviluppo di sistemi in grado di estrarre informazioni utili dai dati testuali, compresa l'analisi semantica e la classificazione del testo.


Letture consigliate

  • Jurafsky D. and Martin J.H. 2023. Speech and Text Processing. Chapter 25 - Lexicons for Sentiment, Affect, and Connotation;
  • Basile, P., Basile, V., Nissim, M., Novielli, N., & Patti, V. (2018). Sentiment Analysis of Microblogging Data.
Opzione C:

Mappare il sociale. Un'introduzione a QGIS e GEODA

Felice Addeo, professore associato – Università degli studi di Salerno
Ciro De Falco, ricercatore – Università di Napoli Federico II°

Il territorio rappresenta una delle dimensioni centrali nell'analisi sociologica e ha caratterizzato opere di alcuni autori classici, come quelli della celebre scuola di Chicago. Sebbene talvolta menzionata come semplice analisi di contesto, l'analisi territoriale dei fenomeni sociali è talvolta imprescindibile per ottenere una loro corretta comprensione. Si pensi, per esempio, al nutrito corpus di ricerche che cade all'interno del filone dei Neighborhoodeffects. La cosiddetta rivoluzione dei dati ha portato ad un rinnovato interesse verso l'analisi territoriale e questo perché i geo-media hanno permesso di studiare l'interazione fra due mondi prima considerati inconciliabili ovvero quello online e quello offline. La mappatura dei fenomeni comunicativi è diventata così una nuova frontiera della ricerca sociale.
Alla luce di queste riflessioni il corso si propone di dare gli strumenti teorici, tecnici e statistici per mappare i fenomeni sociali e comunicativi. Il corso sarà articolato nel seguente modo:

  1. Introduzione all'analisi territoriale;
  2. Fonti nuove e classiche per l'analisi territoriale;
  3. Costruire una matrice per l'analisi territoriale;
  4. Un'introduzione ai software opensource e userfriendly QGIS e GEODA;
  5. Dalle mappe agli strumenti di statistica spaziale;
  6. Studi di caso ed esercitazioni pratiche.


Letture consigliate

Pintaldi, F. (2009). Come si analizzano i dati territoriali. FrancoAngeli.
Catania, D. (2013). Dati e rappresentazioni territoriali con Arcgis (primi due capitoli).
See L., Mooney P., Foody G., et al. (2016). Crowdsourcing, Citizen Science or Volunteered Geographic Information? The Current State of Crowdsourced Geographic Information. International Journal of Geo-Information, 5(5): 55-77. doi: 10.3390/ijgi5050055.
Goodchild M.F. (2007). Citizens as Sensors: The World of Volunteered Geography. GeoJournal, 69(4): 211-221.
Anselin L. (2003). An Introduction to Spatial Autocorrelation Analysis with GeoDa.

Software
https://geodacenter.github.io/documentation.html
https://docs.qgis.org/2.18/it/docs/gentle_gis_introduction/preamble.html



COSTI
Anche quest’anno sono previsti prezzi scontati in base al mese di iscrizione:
prima ti iscrivi, più risparmi sulla quota d’iscrizione!


Partecipazione alle attività didattiche
IN PRESENZA
(un solo corso per settimana)


Quota iscrizione per una settimana:

entro il 31 luglio
90,00 €
dopo il 31 luglio
120,00 €
Quota iscrizione per due settimane:

entro il 31 luglio
150,00 €
dopo il 31 luglio
175,00 €
Partecipazione alle attività didattiche
ON LINE
(un solo corso per settimana)


Quota iscrizione per una settimana:

entro il 31 luglio
100,00 €
dopo il 31 luglio
125,00 €
Quota iscrizione per due settimane:

entro il 31 luglio
160,00 €
dopo il 31 luglio
185,00 €

La quota di iscrizione andrà all'associazione Paideia a copertura delle spese di viaggio e soggiorno dei docenti e dei membri dello staff della scuola, che prestano tutti la loro opera gratuitamente. Tutti i partecipanti sono coperti da un'assicurazione.

N.B. Per iscriversi ad uno dei corsi è necessario compilare il modulo di iscrizione indicato alla voce "iscriviti ai corsi" nel menù in alto a destra del sito www.paideiascuoleestive.it ed effettuare il pagamento tramite bonifico bancario. Per la promozione farà fede la data indicata sul versamento.